Si chiama "absolutus" in quanto è "sciolto" dal resto della frase; significa che in primo luogo il soggetto della proposizione principale è diverso da quello della subordinata, che voglio tradurre con l'ablativo assoluto. Quale subordinata? Una proposizione causale, una temporale o una concessiva.
In secondo luogo, per usare l'ablativo assoluto, c'è bisogno che non ci siano legami sintattici (cioè parole che uniscano le due frasi) tra la proposizione principale e la subordinata con l'ablativo assoluto.
Es. Poiché Luigi vince il torneo, tutti si congratulano con lui.
Si tratta di una proposizione causale: "Poiché Luigi vince il torneo". Posso usare l'ablativo assoluto?
1) i soggetti della principale (tutti) e della causale (Luigi) sono diversi, quindi: OK!
2) "con lui" fa riferimento a Luigi, quindi è un legame sintattico. Questo significa che non posso usare l'ablativo assoluto per tradurre la causale. Allora userò quod, quia, quoniam + indicativo/congiuntivo.
Se ci sono entrambi i requisiti (es. Poiché Luigi vince, tutti festeggiano) con una frase in cui i soggetti sono diversi e non ci sono nessi, posso avere l'ablativo assoluto utilizzando il PARTICIPIO PRESENTE per tradurre il verbo della subordinata.
Con il participio presente posso usare TUTTI I VERBI (attivi, deponenti).
Es.: Quando Romolo regnava, Roma era piccola.
Si tratta di soggetti diversi (Romolo, Roma) e non ci sono nessi.
L'ablativo assoluto prevede due parole, che vanno entrambe all'ablativo: il soggetto della proposizione subordinata va all'ablativo e il verbo dell'azione della subordinata va al participio presente, in ablativo (con uscita -e)
Romulo regnante, Roma parva erat.
Nella traduzione dal Latino all'Italiano, posso optare per una traduzione ESPLICITA o IMPLICITA:
L'implicita è più facile: il participio presente va tradotto col gerundio in Italiano e il sostantivo in ablativo diventa soggetto.
Regnando Romolo, Roma era piccola.
Se invece voglio tradurre in forma esplicita, allora inserisco "quando / poiché / anche se" + il sostantivo che sta all'ablativo e che traduco come soggetto + il verbo all'indicativo presente / imperfetto, concordato col soggetto. Quindi posso tradurre:
Quando / poiché / anche se Romolo regna / regnava, Roma era piccola.
Inoltre, se voglio usare il participio perfetto, oltre a verificare che i soggetti siano diversi e che non ci siano nessi, devo controllare che il verbo sia D.I. T.A., cioè o deponente intransitivo oppure transitivo attivo.
Quindi, se il verbo è transitivo attivo, posso usare l'ablativo assoluto. Ad esempio, il verbo "scrivere" me lo permette:
Es.: Scritta la lettera, l'ambasciatore andò a Roma.
Scripta epistula, legatus Romam ivit.
TRADUZIONE IMPLICITA:
Essendo stata scritta / scritta + la lettera (soggetto, è il sostantivo che in Latino è all'ablativo)
TRADUZIONE ESPLICITA:
Dopo che / poiché / anche se + la lettera (soggetto, è il sostantivo che in Latino è all'ablativo) +
fu scritta.
La traduzione è sempre passiva, quando il verbo è al participio perfetto e si tratta di un transitivo attivo!
Se invece il verbo è deponente intransitivo, come proficiscor (partire), allora la traduzione sarà attiva, in quanto il participio perfetto dei verbi deponenti ha traduzione attiva:
Es. Profecto rege, senatores sine timore locuti sunt.
Essendo partito il re, i senatori parlarono senza paura.
Nella traduzione implicita, profectus-a-um si traduce infatti con "essendo partito" e il sostantivo "rege", che è il soggetto dell'ablativo assoluto, va tradotto come se fosse al nominativo.
Se voglio tradurre in forma esplicita, allora utilizzo "poiché, dopo che, anche se" + il sostantivo che è all'ablativo e che funge da soggetto dell'ablativo assoluto + l'indicativo perfetto attivo del verbo:
Dopo che il re partì, i senatori parlarono senza paura.
Esistono infine:
l'ablativo assoluto nominale, che non prevede la presenza del participio, ma soltanto di due sostantivi in ablativo. Il verbo manca, in quanto si tratta del verbo "sum", che viene sottinteso, e così i sostantivi in ablativo fungono da soggetto e da parte nominale. Ad es. nell'ablativo assoluto nominale Cicerone consule, Cicerone è il soggetto e consule è la parte nominale, sottintendendo la presenza del verbo sum. Così arrivo alla traduzione implicita "essendo Cicerone console" o a quella esplicita "quando Cicerone era console", che più frequentemente diventa, con maggiore libertà: "sotto il consolato di Cicerone".
Questa soluzione è molto diffusa e addirittura, se indico entrambi i consoli, non ho bisogno di utilizzare neanche la congiunzione "et": Caio Mario Livio Druso consulibus = "sotto il consolato di Gaio Mario e Livio Druso".
Un'altra espressione molto utilizzata è "natura duce" = sotto la guida della natura
l'ablativo assoluto verbale, che prevede la sola presenza del participio perfetto all'ablativo, senza sostantivi in ablativo. Si tratta di formule fisse, come:
augurato = presi gli auguri; audito = sentito; litato = compiuto il sacrificio; nuntiato = annunciato