La pronuncia delle consonanti corrisponde quasi sempre a quella della lingua italiana. Bisogna però ricordare che:
ci, ce si leggono con suono dolce, infatti centum si pronuncia centum;
ph si legge f, quindi philosophia si pronuncia filosòfia;
pph si legge ff, quindi Sappho si pronuncia Saffo;
ti si legge zi, se non è accentato ed è seguito da vocale. Ad esempio, otium si pronuncia ozium, ma Miltìades si legge così come si scrive, perché "ti" è seguito da vocale, ma è accentato. Infine quando ti è preceduto da t, s oppure x, si legge sempre così com'è scritto.
h si pronuncia con una leggera aspirazione, spesso impercettibile;
gl ha pronuncia sempre gutturale, come nel verbo italiano "glissare";
x e z sono le consonanti doppie; la z compare soltanto in sostantivi di origine greca o straniera.