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I sostantivi che appartengono alla terza declinazione sono tantissimi e possono essere maschili, femminili e neutri. La terza declinazione è sicuramente la più articolata e la più ricca di particolarità, per questo rappresenta per gli studenti un argomento piuttosto impegnativo e probabilmente il primo decisivo banco di prova per verificare il proprio livello di preparazione in Latino. Cominciamo subito da un punto fermo imprescindibile, che ci sarà di notevole aiuto: tutti i sostantivi di terza declinazione escono in -is al genitivo singolare. Purtroppo non possiamo dire la stessa cosa del nominativo singolare, che è vario e risulta agli occhi degli studenti una vera e propria incognita. Tuttavia, nel corso di questa spiegazione, vedremo che anche il nominativo singolare di terza declinazione, per quanto sia dotato di varie uscite, è prevedibile.
Le uscite di terza declinazione sono le seguenti:
Singolare
Nominativo: VARIO
Genitivo: -is
Dativo: -i
Accusativo: -em o raramente in -im (nomi maschili e femminili), uguale al nominativo (nomi neutri)
Vocativo: uguale al nominativo
Ablativo: -e oppure -i
Plurale
Nominativo: -es (nomi maschili e femminili), -a oppure -ia (nomi neutri)
Genitivo: -um oppure -ium
Dativo: -ibus
Accusativo: -es (nomi maschili e femminili), -a oppure -ia (nomi neutri)
Vocativo: -es (nomi maschili e femminili), -a oppure -ia (nomi neutri)
Ablativo: -ibus
La terza declinazione latina è strettamente legata a quella greca, che prevede moltissimi gruppi, dai temi in consonante a quelli in vocale e dittongo. In Latino invece abbiamo la possibilità di suddividere la terza declinazione in tre grandi gruppi.
Quando leggiamo le possibili terminazioni, notiamo la presenza di alcuni casi che si definiscono caratterizzanti: l'ablativo singolare (-e oppure -i), il genitivo plurale (-um oppure -ium) ed i casi diretti (nominativo, accusativo e vocativo) del neutro plurale (-a oppure -ia).
A questo gruppo appartengono i sostantivi imparisillabi, cioè con un numero di sillabe che varia dal nominativo singolare al genitivo singolare. In effetti al genitivo singolare troveremo sempre una sillaba in più rispetto al nominativo singolare. Sono sostantivi maschili, femminili o neutri.
Ad esempio, il sostantivo maschile:
homo (2 sillabe: ho-mo) - nominativo singolare
hominis (3 sillabe: ho-mi-nis) - genitivo singolare
oppure il femminile:
civitas (3 sillabe: ci-vi-tas) - nominativo singolare
civitatis (4 sillabe: ci-vi-ta-tis) - genitivo singolare
o ancora il neutro:
scelus (2 sillabe: sce-lus) - nominativo singolare
sceleris (3 sillabe: sce-le-ris) - genitivo singolare
Come si declina un sostantivo del primo gruppo della terza declinazione?
Le uscite da utilizzare nei casi caratterizzanti sono:
-e all'ablativo singolare
-um al genitivo plurale
-a, se il sostantivo è neutro, al nominativo, all'accusativo e al vocativo plurale
Quindi avremo una declinazione come questa:
Singolare
Nominativo - homo
Genitivo - hominis
Dativo - homini
Accusativo - hominem
Vocativo - homo
Ablativo - homine
Plurale
Nominativo - homines
Genitivo - hominum
Dativo - hominibus
Accusativo - homines
Vocativo - homines
Ablativo - hominibus
Quando declini un sostantivo di terza declinazione, devi sempre fare attenzione, quando passi dal vocativo singolare all'ablativo singolare, perché ti verrebbe quasi spontaneo dire "home", pensando di dover aggiungere l'uscita -e direttamente al tema del vocativo e invece devi sempre ricordare che il tema a cui si aggiunge la terminazione è quello del genitivo singolare, quindi homin-, e il risultato finale sarà infatti homine.
Ovviamente, se il sostantivo è neutro, avrà i casi diretti uguali al nominativo, come abbiamo imparato nella seconda declinazione:
Singolare
Nominativo - scelus
Genitivo - sceleris
Dativo - sceleri
Accusativo - scelus
Vocativo - scelus
Ablativo - scelere
Plurale
Nominativo - scelera
Genitivo - scelerum
Dativo - sceleribus
Accusativo - scelera
Vocativo - scelera
Ablativo - sceleribus
Ci sono infine dei sostantivi che dovrebbero appartenere al secondo gruppo, in quanto parisillabi, ed invece hanno i casi caratterizzanti del primo gruppo. Questi sostantivi sono anche noti come falsi parisillabi:
accipiter, accipitris = sparviero
canis, canis = cane
frater, fratris = fratello
iuvenis, iuvenis = giovane
mater, matris = madre
panis, panis = pane
pater, patris = padre
senex, senis = vecchio
vates, vatis = indovino
A questo gruppo appartengono i sostantivi parisillabi, cioè con un numero di sillabe che è identico al nominativo singolare ed al genitivo singolare. Sono sostantivi maschili o femminili.
Ad esempio, il sostantivo maschile:
civis (2 sillabe: ci-vis) - nominativo singolare
civis (2 sillabe: ci-vis) - genitivo singolare
oppure il femminile:
classis (2 sillabe: clas-sis) - nominativo singolare
classis (2 sillabe: clas-sis) - genitivo singolare
Oltre ai parisillabi, dobbiamo però aggiungere a questo gruppo anche dei nomi imparisillabi che presentano due consonanti prima dell'uscita -is del genitivo singolare. Si tratta di sostantivi maschili (es. mons, montis), femminili (es. urbs, urbis) o neutri (es. os, ossis).
Come si declina un sostantivo del secondo gruppo della terza declinazione?
Le uscite da utilizzare nei casi caratterizzanti sono:
-e all'ablativo singolare
-ium al genitivo plurale
-a, se il sostantivo è neutro, al nominativo, all'accusativo e al vocativo plurale
Quindi avremo una declinazione come questa:
Singolare
Nominativo - civis
Genitivo - civis
Dativo - civi
Accusativo - civem
Vocativo - civis
Ablativo - cive
Plurale
Nominativo - cives
Genitivo - civium
Dativo - civibus
Accusativo - cives
Vocativo - cives
Ablativo - civibus
O ancora:
Singolare
Nominativo - mons
Genitivo - montis
Dativo - monti
Accusativo - montem
Vocativo - mons
Ablativo - monte
Plurale
Nominativo - montes
Genitivo - montium
Dativo - montibus
Accusativo - montes
Vocativo - montes
Ablativo - montibus
E per i sostantivi neutri:
Singolare
Nominativo - os
Genitivo - ossis
Dativo - ossi
Accusativo - os
Vocativo - os
Ablativo - osse
Plurale
Nominativo - ossa
Genitivo - ossium
Dativo - ossibus
Accusativo - ossa
Vocativo - ossa
Ablativo - ossibus
Ci sono infine dei sostantivi che dovrebbero appartenere al primo gruppo, in quanto imparisillabi, ed invece hanno i casi caratterizzanti del secondo gruppo. Questi sostantivi sono anche noti come falsi imparisillabi:
cos, cotis = pietra
dos, dotis = dote
faux, faucis = fauce
fraus, fraudis = frode
glis, gliris = ghiro
ius, iuris = diritto
lis, litis = lite
mas, maris = maschio
mus, muris = topo
nix, nivis = neve
vis, (roboris) = forza
Hanno il genitivo plurale in -ium anche i nomi di popolo in -as e -is:
Arpinas, Arpinatis = di Arpino, Arpinate
Quiris, Quiritis = Quirite
Samnis, Samnitis = Sannita
In questo gruppo troviamo sostantivi esclusivamente di genere neutro, che al nominativo singolare escono in -al, -ar oppure -e, come:
animal, animalis
calcar, calcaris
mare, maris
Come si declina un sostantivo del terzo gruppo della terza declinazione?
Le uscite da utilizzare nei casi caratterizzanti sono:
-i all'ablativo singolare
-ium al genitivo plurale
-ia al nominativo, all'accusativo e al vocativo plurale
Quindi avremo una declinazione come questa:
Singolare
Nominativo - animal
Genitivo - animalis
Dativo - animali
Accusativo - animal
Vocativo - animal
Ablativo - animali
Plurale
Nominativo - animalia
Genitivo - animalium
Dativo - animalibus
Accusativo - animalia
Vocativo - animalia
Ablativo - animalibus
Nota: i nomi neutri in -al oppure -ar, se hanno la ă al genitivo singolare (es. nectar, nectăris), fanno riferimento al primo gruppo della terza declinazione e non al terzo gruppo, quindi all'ablativo singolare escono in -e (es. nectare).
bos, bovis = bue
Presenta una declinazione regolare al singolare, mentre al plurale dobbiamo segnalare il genitivo plurale boum e il dativo ed ablativo plurale bobus, accanto a bubus.
Singolare
NOMINATIVO: bos
GENITIVO: bovis
DATIVO: bovi
ACCUSATIVO: bovem
VOCATIVO: bos
ABLATIVO: bove
Plurale
NOMINATIVO: boves
GENITIVO: boum
DATIVO: bobus / bubus
ACCUSATIVO: boves
VOCATIVO: boves
ABLATIVO: bobus / bubus
caro, carnis = carne
Si comporta da sostantivo parisillabo, presenta una declinazione regolare, fatta eccezione per il tema del nominativo e del vocativo singolare.
Singolare
NOMINATIVO: caro
GENITIVO: carnis
DATIVO: carni
ACCUSATIVO: carnem
VOCATIVO: caro
ABLATIVO: carne
Plurale
NOMINATIVO: carnes
GENITIVO: carnium
DATIVO: carnibus
ACCUSATIVO: carnes
VOCATIVO: carnes
ABLATIVO: carnibus
femur, femoris = femore, coscia
Come il successivo sostantivo iecur, iecoris, è di genere neutro e presenta un doppio tema a partire dal genitivo singolare: femor- e femin-
Singolare
NOMINATIVO: femur
GENITIVO: femŏris / femĭnis
DATIVO: femŏri / femini
ACCUSATIVO: femur
VOCATIVO: femur
ABLATIVO: femŏre / femĭne
Plurale
NOMINATIVO: femŏra / femĭna
GENITIVO: femŏrum / femĭnum
DATIVO: femorĭbus / feminĭbus
ACCUSATIVO: femŏra / femĭna
VOCATIVO: femŏra / femĭna
ABLATIVO: femorĭbus / feminĭbus
Nota: Fa' attenzione a non confondere le forme derivate dal tema femin- con il sostantivo di prima declinazione femina, feminae!
iecur, iecoris = fegato
Sostantivo di genere neutro. A partire dal genitivo singolare, accanto al tema iecor-, troviamo iecinor-, da cui si forma una declinazione parallela:
Singolare
NOMINATIVO: iecur
GENITIVO: iecŏris / iecinŏris
DATIVO: iecŏri / iecinŏri
ACCUSATIVO: iecur
VOCATIVO: iecur
ABLATIVO: iecŏre / iecinŏre
Singolare
NOMINATIVO: iecŏra / iecinŏra
GENITIVO: iecŏrum / iecinŏrum
DATIVO: iecorĭbus / iecinorĭbus
ACCUSATIVO: iecŏra / iecinŏra
VOCATIVO: iecŏra / iecinŏra
ABLATIVO: iecorĭbus / iecinorĭbus
iter, itineris = viaggio, cammino, percorso
Questo sostantivo forma la sua declinazione dal tema itiner-, tranne nei casi diretti del singolare.
Singolare
NOMINATIVO: iter
GENITIVO: itinĕris
DATIVO: itinĕri
ACCUSATIVO: iter
VOCATIVO: iter
ABLATIVO: itinĕre
Plurale
NOMINATIVO: itinĕra
GENITIVO: itinĕrum
DATIVO: itineribus
ACCUSATIVO: itinĕra
VOCATIVO: itinĕra
ABLATIVO: itineribus
Nota: esiste un avverbio, iterum, che significa "per la seconda volta". Molti lo confondono, data la somiglianza, con un ipotetico genitivo plurale di iter. Non è così! Il genitivo plurale di iter è infatti itinerum!
Iuppiter, Iovis = Giove
La sua declinazione è irregolare, in quanto forma i casi da due temi molto diversi tra loro: Iuppiter e Iov-:
Singolare
NOMINATIVO: Iuppiter
GENITIVO: Iovis
DATIVO: Iovi
ACCUSATIVO: Iovem
VOCATIVO: Iuppiter
ABLATIVO: Iove
iugerum, i = iugero
Si tratta di un sostantivo neutro eteroclito, che presenta cioè al singolare le uscite della seconda declinazione ed al plurale quelle della terza declinazione.
Singolare
NOMINATIVO: iugerum
GENITIVO: iugeri
DATIVO: iugero
ACCUSATIVO: iugerum
VOCATIVO: iugerum
ABLATIVO: iugero
Plurale
NOMINATIVO: iugera
GENITIVO: iugerum
DATIVO: iugeribus
ACCUSATIVO: iugera
VOCATIVO: iugera
ABLATIVO: iugeribus
supellex, supellectilis = suppellettile
Ha soltanto la declinazione del singolare:
Singolare
NOMINATIVO: supellex
GENITIVO: supellectilis
DATIVO: supellectili
ACCUSATIVO: supellectilem
VOCATIVO: supellex
ABLATIVO: supellectile
sus, suis = maiale, scrofa
Al dativo e all'ablativo plurale ha la doppia forma: suĭbus e subus
Singolare
NOMINATIVO: sus
GENITIVO: suis
DATIVO: sui
ACCUSATIVO: suem
VOCATIVO: sus
ABLATIVO: sue
Plurale
NOMINATIVO: sues
GENITIVO: suum
DATIVO: suibus / subus
ACCUSATIVO: sues
VOCATIVO: sues
ABLATIVO: suibus / subus
vas, vasis = vaso
Questo sostantivo neutro è eteroclito, che presenta cioè al singolare le uscite della terza declinazione ed al plurale quelle della seconda declinazione.
Singolare
NOMINATIVO: vas
GENITIVO: vasis
DATIVO: vasi
ACCUSATIVO: vas
VOCATIVO: vas
ABLATIVO: vase
Plurale
NOMINATIVO: vasa
GENITIVO: vasorum
DATIVO: vasis
ACCUSATIVO: vasa
VOCATIVO: vasa
ABLATIVO: vasis
vis, (roboris) = forza / quantità (se accompagnato da un metallo, ad esempio: magna auri vis = una grande quantità d'oro)
Questo sostantivo è di genere femminile, ma "prende in prestito" dal sostantivo neutro robur, roboris = quercia, forza il genitivo singolare roboris ed il dativo singolare robori. All'accusativo singolare abbiamo la terminazione -im, all'ablativo singolare esce in -i. La declinazione del plurale si forma tutta dal tema vir-.
Singolare
NOMINATIVO: vis
GENITIVO: roboris (neutro)
DATIVO: robori (neutro)
ACCUSATIVO: vim
VOCATIVO: vis
ABLATIVO: vi
Plurale
NOMINATIVO: vires
GENITIVO: virium
DATIVO: viribus
ACCUSATIVO: vires
VOCATIVO: vires
ABLATIVO: viribus
SINGULARIA TANTUM - sostantivi che hanno soltanto il singolare
pietas, pietatis = pietà
plebs, plebis = plebe
proles, prolis = prole
sanguis, sanguĭnis = sangue
senectus, senectutis = vecchiaia
vesper, vespĕris = sera
PLURALIA TANTUM - sostantivi che hanno soltanto il plurale
Alpes, Alpium = le Alpi
Manes, Manium = gli dei Mani
moenia, moenium = mura difensive
Penates, Penatium = i Penati
Sardes, Sardium = Sardi
viscera, viscerum = viscere
aedes, aedis = il tempio; aedes, aedium = la casa
carcer, carceris = il carcere; carceres, carcerum = i cancelli
finis, finis = la fine; fines, finium = i confini, il territorio
ops, opis = l'aiuto; opes, opum = le ricchezze
pars, partis = la parte; partes, partium = il partito, la parte (dell'attore)
sal, salis = il sale; sales, salum = le arguzie
sors, sortis = la sorte; sortes, sortium = l'oracolo
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VIDEO 2
Risalire al nominativo dei sostantivi di terza declinazione è probabilmente una delle maggiori difficoltà riscontrate dagli alunni. Proviamo a rendere questo argomento un po' più semplice, dimostrando che con qualche regola ed un po' d'intuito, la questione non è poi così imprevedibile e complessa come sembra...
Partiamo dai temi in consonante che hanno il nominativo sigmatico, cioè con l'aggiunta di una -s, sul modello di quanto accade nel greco classico:
i temi in gutturale (- c, - g)
ad esempio, dal genitivo singolare regis ricavo il tema reg-, al quale aggiungo una -s per formare il nominativo singolare. Il risultato dell'incontro della consonante gutturale (c, g) con la s è una x. Infatti il nominativo singolare di regis è rex, così come di pacis è pax.
i temi in labiale (- p, - b)
partiamo ad esempio dall'accusativo singolare plebem: tolgo la terminazione e ricavo il tema pleb-, al quale aggiungo la -s per formare il nominativo singolare. Le consonanti labiali (p, b) non vanno incontro a nessuna trasformazione, quando sono seguite da s, pertanto il nominativo singolare di plebem è semplicemente plebs.
i temi in dentale (- t, - d) maschili e femminili
ricavando dal dativo plurale virtutibus il tema virtut-, aggiungiamo una -s per formare il nominativo singolare. Le consonanti dentali (t, d) cadono, quando sono seguite da s, infatti il nominativo singolare di virtutibus è virtus.
l'unico tema in -m
hiems, hiemis forma il nominativo singolare aggiungendo una -s al tema hiem-
Ci sono invece dei temi in consonante che presentano il nominativo uguale al puro tema:
i temi in liquida (- l, - r)
sostantivi come consul, consulis e orator, oratoris formano il nominativo singolare nel modo più semplice possibile, cioè utilizzando il loro tema, senza aggiungere nulla.
i temi in nasale (- n)
il nominativo di questi temi corrisponde al puro tema, ma con la caduta della - n finale (leo, leonis). In alcuni sostantivi la -i- del tema diventa -o (homo, homĭnis). Se si tratta di nomi neutri in nasale, la consonante nasale rimane e la -i- del tema diventa -e- (nomen, nomĭnis).
E temi in consonante che presentano un nominativo asigmatico:
i temi in dentale (- t, - d) neutri
prevedono che la consonante dentale rimanga al nominativo singolare e che la vocale -i-, che precede la dentale, diventi -u- (caput, capĭtis)
i temi in sibilante (- s)
conservano la -s al nominativo ed al vocativo singolare, mentre negli altri casi della declinazione troviamo una rotacizzazione della -s, che diventa -r, perché si trova tra due vocali (flos, floris)
i sostantivi neutri in sibilante escono in -us al nominativo singolare, mentre al genitivo singolare presentano le uscite -ŏris ed -ĕris (tempus, tempŏris; scelus, scelĕris)