pagina in aggiornamento...
Si tratta di una proposizione subordinata che dipende da un verbo che esprime volontà, desiderio, comando o preghiera. Questa proposizione è introdotta da ut e prevede l'uso del congiuntivo presente o imperfetto; se la completiva volitiva è negativa, allora è introdotta da ne.
Nella traduzione italiana possiamo avere una forma esplicita con "che + congiuntivo" oppure una forma implicita, con "a, di + infinito".
A nobis petebant ne erraremus = ci chiedevano di non sbagliare.
Orator cives persuadebat ut bonum eligerent = l'oratore persuadeva i cittadini a scegliere il bene.
Decemviri ne conubium patribus cum plebe esset statuerunt = i decemviri stabilirono che non i senatori non si sposassero con la plebe.