Ad ogni vocale o dittongo corrisponde una sillaba. Mi basterà quindi contare le vocali e gli eventuali dittonghi, per sapere il numero complessivo di sillabe presenti in una parola latina. Non costituiscono una sillaba la vocale u, quando fa parte del gruppo qu (ad es. antiquus ha tre sillabe: an-ti-quus), e la vocale i, se ha natura consonantica e quindi corrisponde a j nella lettura, come nel verbo iuvare (tre sillabe: iu-va-re).
Il Latino è una lingua quantitativa, pertanto ogni sillaba prevede una quantità, breve (che corrisponde al segno grafico ˘ ) oppure lunga (indicata con ̅ ). Come avviene in musica con le semiminime che sono esattamente lunghe la metà delle minime, così dobbiamo considerare la durata delle vocali brevi rispetto a quelle lunghe. Questo significa che nella lettura di una sillaba lunga, dovremmo prolungare la nostra voce per un tempo doppio rispetto a quello impiegato per le brevi. Ad onor del vero però, nella pratica quotidiana ciò non avviene e tendenzialmente brevi e lunghe si leggono allo stesso modo.
Ma come si stabilisce la quantità vocalica di una sillaba in Latino?
Bisogna considerare la posizione della vocale e verificare che cosa ci sia subito dopo:
se la vocale è seguita da una vocale o da una sola consonante, la sillaba è breve:
in otium, la i è breve in quanto è seguita da una sola vocale, la o;
in brevitas, la i è breve perché è seguita da una sola consonante, la t;
se la vocale è seguita da due consonanti, la sillaba è lunga per posizione:
in libertas, la e è lunga siccome subito dopo ci sono due consonanti, la r e la t;
se la vocale è seguita da una sola vocale o da una sola consonante e, nonostante ciò, è lunga, allora si parla di lunga per natura! Si tratta di una situazione imprevedibile, che posso apprendere soltanto dal testo, dal libro di teoria o dal vocabolario. Mi capiterà infatti talvolta di trovare delle quantità lunghe segnate su alcune sillabe; sarà un elemento fondamentale per capire che non si tratta di sillabe brevi, ma di lunghe per natura:
ad es. nella forma verbale laudaverunt, la e è seguita da una sola consonante, la r, e quindi dovrebbe essere breve, invece è lunga per natura!
È molto importante stabilire la quantità vocalica delle sillabe, in particolare della penultima sillaba, perché ciò mi permette di posizionare l'accento e di pronunciare correttamente le parole.