Il congiuntivo imperfetto è un tempo semplice, così come il congiuntivo presente. Il suo tempo composto è il congiuntivo piuccheperfetto.
Come si forma? Dal tema del presente, a cui aggiungiamo la vocale tematica della coniugazione a cui appartiene il verbo, più -REM.
Ad es. per il verbo laudo-as-avi-atum-are (1a coniugazione), partiremo dal tema del presente LAUD- + A + REM ed otterremo LAUDĀREM, che si tradurrà in due modi possibili: CHE IO LODASSI, IO LODEREI.
Per il verbo moneo-es-ui-itum-ere (2a coniugazione) il congiuntivo imperfetto sarà MON- + E + REM = MONĒREM (che io avvisassi, io avviserei)
E allo stesso modo avremo LEGĚREM (che io leggessi, io leggerei) per la 3a coniugazione, dal verbo lego-is-legi-lectum-ere
e AUDĪREM (che io ascoltassi, io ascolterei) per la 4a coniugazione, dal verbo audio-is-ivi-itum-ire.
C'è però un modo più semplice, anche se metodologicamente non corretto, per ricavare il congiuntivo imperfetto: prendere l'infinito presente del verbo ed aggiungere +M (es. laudare+m).
Questa la coniugazione della diatesi attiva:
LAUDĀREM
LAUDĀRES
LAUDĀRET
LAUDARĒMUS
LAUDARĒTIS
LAUDĀRENT
Monērem, monēres, monēret, moneremus, moneretis, monērent (2a coniugazione)
Legĕrem, legĕres, legĕret, legerēmus, legerētis, legĕrent (3a coniugazione)
Audīrem, audīres, audīret, audirēmus, audirētis, audīrent (4a coniugazione)
Il congiuntivo imperfetto si forma dal tema del presente, a cui aggiungiamo le seguenti terminazioni, in base alla coniugazione d'appartenenza:
1a coniugazione: + ĀRER
2a coniugazione: + ĒRER
3a coniugazione: + ĔRER
4a coniugazione: + ĪRER
Ad es. per il verbo laudo-as-avi-atum-are (1a coniugazione), il congiuntivo imperfetto passivo sarà LAUDĀRER, che si tradurrà in due modi possibili: CHE IO FOSSI LODATO oppure IO SAREI LODATO.
Per il verbo moneo-es-ui-itum-ere (2a coniugazione) il congiuntivo imperfetto sarà MONĒRER (che io fossi avvisato / io sarei avvisato)
E allo stesso modo avremo LEGĔRER (che io fossi letto / io sarei letto) per la 3a coniugazione, dal verbo lego-is-legi-lectum-ere
e AUDĪRER (che io fossi ascoltato / io sarei ascoltato) per la 4a coniugazione, dal verbo audio-is-ivi-itum-ire.
Questa la coniugazione della diatesi passiva:
LAUDĀRER
LAUDARERIS
LAUDARETUR
LAUDARĒMUR
LAUDAREMINI
LAUDARĒNTUR (1a coniugazione)
Monerer, monereris, moneretur, moneremur, moneremini, monerentur (2a coniugazione)
Legerer, legereris, legeretur, legeremur, legeremini, legerentur (3a coniugazione)
Audirer, audireris, audiretur, audiremur, audiremini, audirentur (4a coniugazione)
Il congiuntivo imperfetto si forma seguendo la diatesi passiva, ma attribuendole un significato attivo:
Ad es. per il verbo hortor-aris-atus sum-ari (1a coniugazione), il congiuntivo imperfetto sarà HORTARER, che si tradurrà: CHE IO ESORTASSI / IO ESORTEREI.
Per il verbo vereor-eris-veritus sum-eri (2a coniugazione) il congiuntivo presente sarà VERERER (che io temessi / io temerei)
E allo stesso modo avremo SEQUERER (che io seguissi / io seguirei) per la 3a coniugazione, dal verbo sequor-eris-secutus sum-sequi
e LARGIRER (che io elargissi / io elargirei) per la 4a coniugazione, dal verbo largior-iris-itus sum-iri.
La coniugazione di "hortarer" è identica a quella di "laudarer", così come "vererer" si coniuga allo stesso modo di "monerer", "sequerer" come "legerer" e "largirer" come "audirer".
L'INDICATIVO
PRESENTE - IMPERFETTO - FUTURO SEMPLICE - PERFETTO - PIUCCHEPERFETTO - FUTURO ANTERIORE
IL CONGIUNTIVO
PRESENTE - IMPERFETTO - PERFETTO - PIUCCHEPERFETTO
L'IMPERATIVO
L'INFINITO
IL PARTICIPIO